Scopriamo il grattacielo più alto d’Italia, diventato ormai uno dei simboli della città dove sorge. A che cosa serve.
L’architettura del Novecento è segnata tra l’altro dalla corsa verso il cielo. Infatti dopo le prime sperimentazioni del XIX secolo a Chicago, il grattacielo ha preso piede nelle grandi metropoli degli Stati Uniti, a partire da New York. La tendenza a costruire edifici sempre più alti è tipica dell’età moderna e della crescita capitalistica.
Infatti lo sviluppo verso l’alto, in origine con palazzi di almeno 20 piani e tra i 50 e i 70 metri d’altezza, rispondeva inizialmente a precise necessità edilizie. Per poi diventare un potente simbolo di sviluppo tecnologico ed economico. Non casualmente sono gli Stati Uniti a realizzare i più alti e imponenti grattacieli e a imporre questo modello architettonico in tutto il mondo.
In Italia anche prima dei grattacieli esistevano edifici di grande altezza. Il maggiore era la Mole Antonelliana realizzata a Torino nel 1889 e all’epoca il palazzo in muratura più alto d’Europa. Oggi il palazzo ospita il Museo nazionale del cinema e dalle sue terrazze panoramiche si gode di uno spettacolo unico sul paesaggio della città e delle Alpi in lontananza.
Ma questo non è più il vertice dell’architettura in Italia. Oggi altri edifici superano i 167 metri della Mole. Sempre a Torino il grattacielo della Regione con i suoi 205 metri. Ma è a Milano che si trovano le realizzazioni verticali più imponenti. La Torre Allianz di Arata Isozaki e Andrea Maffei alta 209 metri, con 50 piani e il grattacielo più alto d’Italia al piano calpestabile (200,5 metri).
Ma complessivamente l’edificio più elevato è la Torre Unicredit di César Pelli che con la sua svettante guglia raggiunge i 231 metri, diventando il simbolo della trasformazione architettonica del capoluogo lombardo. Il grattacielo fa parte di una serie di edifici disposti intorno a piazza Gae Aulenti, e non distante ricordiamo anche il Bosco verticale, di Stefano Boeri.
La Torre Unicredit fa parte del Centro Direzionale di Milano e ospita il quartier generale di Unicredit con circa 4mila dipendenti. La Torre è diventata uno dei simboli della città grazie alla caratteristica e svettante guglia. La facciata nord è completamente vetrata, mentre la sud è caratterizzata dai frangisole orizzontali per l’irradiazione solare ideale.
L’edificio è stato inaugurato nel 2014 e come detto ha assunto fin dall’inizio un ruolo decisivo per rappresentare le trasformazioni economiche e sociali in corso a Milano. Questo come altri grattacieli, ridisegnano in verticale il profilo della città e ne modificano per sempre l’impianto urbanistico.
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